Filler

Cos'è il filler?

Il filler – dall’inglese to fill=riempire – è un prodotto completamente biocompatibile con il nostro organismo che ha lo scopo, una volta infiltrato nel derma della pelle, di riempire le depressioni che si formano sul viso o sul collo con il passare degli anni. Infatti in seguito ai processi d’invecchiamento della cute si determina la riduzione di alcuni importanti costituenti del derma, compreso l’acido ialuronico, e per questo motivo assistiamo alla comparsa delle rughe. I materiali di riempimento sono classificati riassorbibili, semi permanenti e permanenti. La sostanza maggiormente utilizzata e sicura attualmente è l’acido ialuronico, elemento normalmente presente nella nostra cute e quindi perfettamente biocompatibile, esistono varie formulazioni da quelle dedicate alla correzione di rughe superficiali e sottili fino a quelle utilizzate per la profondità e per la correzione dei volumi. L’acido ialuronico è un filler temporaneo, in quanto a distanza di alcuni mesi dall’impianto tende gradualmente ad essere degradato e riassorbito dall’organismo. La velocità con il quale esso viene riassorbito dipende essenzialmente dallo stile di vita (alimentazione, fumo, stress), dal tipo di pelle, dall’abitudine a prolungate esposizioni solari in assenza di adeguata protezione; la durata di un impianto di acido ialuronico è comunque generalmente compresa fra i sei mesi ed un anno. 

Come avviene il trattamento?

Il trattamento avviene tramite appositi aghi specificamente studiati per questo tipo di trattamento.
La modalità di infiltrazione richiede pochissimi punti di accesso, generalmente 2 per ogni zona da trattare. Non è necessaria anestesia perché il trattamento è assolutamente indolore. Generalmente gli effetti delle soluzioni una volta iniettati nel sottocutaneo determinano, nella maggior parte dei pazienti una lieve sensazione di bruciore, talvolta descritta come formicolio che dura pochi minuti.
Nei primi giorni successivi alla seduta si assiste alla formazione di un edema (gonfiore) che scompare in alcuni giorni (massimo 3) più o meno associato un indolenzimento dell’area trattata anch’esso di breve durata. È indispensabile dopo una settimana dalla terapia eseguire un trattamento di linfodrenaggio manuale.

Cosa fare dopo il trattamento?

È inoltre opportuno che il paziente segua un regime alimentare dissociato consigliato dal medico in sede di trattamento. Le sedute prescritte sono generalmente variabili da 4 a 10, con cadenza trisettimanale o mensile. Tale frequenza può essere variata dal medico sulla base di variabili cliniche personali. Le zone dove è possibile praticare l’intralipoterapia sono: Addome, fianchi, interno coscia, interno ginocchia, coulotte de cheval, doppio mento, braccia, buffalo hump, pseudo ginecomastia maschile.
La seduta di intralipoterapia può essere accompagnata da una seduta di cavitazione in modo da potenziarne l’effetto (adipocitolisi cavitazionale). Le controindicazioni sono: allergie, malattie
autoimmuni, insufficienze d’organo, patologie psichiatriche. L’ intralipoterapia non è indicata nel
trattamento della cellulite e del sovrappeso/obesità.